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Letto... davvero poca cosa. Non c'è capacità di andare oltre sé stessi, come ogni opera d'arte, degna di questo nome, dovrebbe Questo libro è un segno dei tempi, in cui s'è sempre più assottigliato il confine tra privato e pubblico e il voyeurismo è il pane quotidiano di ognuno. Dalla televisione ai social. Tutto ha la pretesa di essere raccontato e, perché no, spacciato per creazione artistica. Ma non è sufficiente una radiografia di sé stessi per fare letteratura. Insomma, qui non si và oltre se stessi, col narcisismo di raccontarsi minuziosamente, ma senza giungere ad una sintesi, a un pensiero, anche nichilista che voglia essere.

In definitiva mi sembra una lettura per adolescenti.

Che senso ha poi, o comunque che interesse per un lettore smagato, essere sinceri, dire la verità su di sé, se si è costruita una personalità (e/o una malattia della personalità), nell'incapacità di aspirare ad un'autenticità?

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Anch'io l'ho letto e sono totalmente d'accordo con Tersite Rossi. Si tratta di un libro scritto con grande coraggio e grande capacità letteraria, poetica mi vien da dire. Complimenti all'autrice.

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Coraggio... non so se sia coraggio o piuttosto irresistibile bisogno di esternarsi (però in maniera troppo grezza, purtroppo). E comunque trent'anni fa o magari di più, ci voleva coraggio, oggi non c'è nulla più che scandalizzi o che ci faccia temere una condanna pressoché unanime. Capacità letteraria: forse più capacità "letterale", visto gran parte del libro è costituita di pagine che narrano fatti... che si ha la sensazione di uno racconto autobiografico o al meglio di un diario. Di letterario ci sono le citazioni o uno scopiazzare T. Bernhard, non nello stile ma nel modo di descrivere chi non c'è più (il poeta Giulio nella fattispecie).

Capacità poetica, può darsi, infatti Ilaria è poetessa e quello è il suo terreno. Come anche la capacità di scrittura e saper scrivere qualche bella pagina. Ma detto ciò, non è un libro eccezionale e soprattutto ha il difetto di essere una via di mezzo tra più cose e alla fine nessuna di esse... né un romanzo, né un diario né un racconto autobiografico.

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