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Mar 16·edited Mar 16

Letto... davvero poca cosa. Non c'è capacità di andare oltre sé stessi, come ogni opera d'arte, degna di questo nome, dovrebbe Questo libro è un segno dei tempi, in cui s'è sempre più assottigliato il confine tra privato e pubblico e il voyeurismo è il pane quotidiano di ognuno. Dalla televisione ai social. Tutto ha la pretesa di essere raccontato e, perché no, spacciato per creazione artistica. Ma non è sufficiente una radiografia di sé stessi per fare letteratura. Insomma, qui non si và oltre se stessi, col narcisismo di raccontarsi minuziosamente, ma senza giungere ad una sintesi, a un pensiero, anche nichilista che voglia essere.

In definitiva mi sembra una lettura per adolescenti.

Che senso ha poi, o comunque che interesse per un lettore smagato, essere sinceri, dire la verità su di sé, se si è costruita una personalità (e/o una malattia della personalità), nell'incapacità di aspirare ad un'autenticità?

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Anch'io l'ho letto e sono totalmente d'accordo con Tersite Rossi. Si tratta di un libro scritto con grande coraggio e grande capacità letteraria, poetica mi vien da dire. Complimenti all'autrice.

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