Cartoline di vent'anni fa
scritte da fantasmi,
calligrafie minute,
irriconoscibili.
Foto da "sorridi",
libri da rivolta,
poster da cinefilo,
stampe d’artista.
Tracce di studi alti,
sogni di gloria frantumati,
idoli ammazzati,
amori platonici.
Guardo qualche viso,
leggo qualche riga.
Nella mia vecchia camera,
sono il coroner di me stesso.
Età difficile, i quaranta. Troppo vecchi per essere giovani, e troppo giovani per essere vecchi, e alla fine non si sa cosa si è, si rimpiange il passato e si teme il futuro
Quanta verità