"Signorina Cuorinfranti" di Nathanael West (1933)
Un romanzo intriso di humour nero, feroce parodia del sogno americano e della religiosità cristiana a stelle e strisce
Non ho forse detto io stesso che le Miss Lonelyhearts sono le sacerdotesse dell’America del ventesimo secolo?
La "Signorina Cuorinfranti" del titolo è la firma di una seguitissima rubrica di consigli ai lettori di un quotidiano newyorkese, dietro la quale si nasconde in realtà un uomo. Quello che era nato come il semplice scherzo di una redazione troppo cinica genera però una vicenda umana di grande sofferenza: intimamente coinvolto dai problemi dei suoi lettori, e frustrato nella propria incapacità di offrir loro un aiuto reale, il protagonista precipita in una spirale di autodistruzione, ricercando sollievo di volta in volta nel sesso, nell'alcol, nella religione (dalla quarta di copertina).
Perché leggerlo
Perché questo romanzo, che non ebbe alcun successo finché l’autore rimase in vita, è una parodia, intrisa di humour nero, del sogno americano, che negli anni Trenta del Novecento è già diventato un incubo, fatto di emarginazione, fallimenti, sfruttamento, violenza domestica, gli stessi denunciati nelle lettere indirizzate alla Signorina Cuorinfranti. Perché è parimenti una parodia, farsesca e tragica al tempo stesso, della religiosità a stelle e strisce, ipocrita, falsa, pelosa, animata da un dialogo con Cristo tenuto in piedi dal senso di colpa, un dialogo ridicolo, ottuso e pericoloso: il fanatismo che avrebbe sospinto Trump molti decenni dopo affonda qui le sue radici.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.
grazie mille
Grande West, poco noto rispetto alla sua grandezza...