"Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze" di Charles Bukowski (1946-1992)
Una raccolta di scritti che copre l'intera carriera letteraria di un genio provocatore che definiva stronzi i suoi lettori
Non consiglio mai a nessuno di diventare uno scrittore, a meno che lo scrivere sia l’unica cosa che gli impedisca di impazzire. A quel punto, forse, ne vale la pena
Antologia postuma di scritti che erano stati pubblicati qua e là, e mai raccolti. Bukowski spazia dal pezzo di critica letteraria (anche riguardo a se stesso, soprattutto riguardo a se stesso) al pezzo d’opinione (ad esempio sul guidare a Los Angeles) fino alla fiction vera e propria (circa due terzi della raccolta), con racconti in cui a volte compaiono i suoi tanti alter ego, altre lo stesso Bukowski, mentre un paio - rarità - sono senza di lui come protagonista.
Perché leggerlo
Perché la raccolta ha il valore aggiunto di affiancare lavori molto eterogenei seguendo il semplice ordine cronologico e andando a coprire quasi l’intera carriera letteraria di Bukowski: il primo pezzo è del 1946, quando aveva 26 anni, l’ultimo del 1992, quando ne aveva 72, a due dalla morte. Perchè questo permette di cogliere l’evoluzione di stile e contenuti, ma sopratutto il fatto che non sia stata, in fondo, così radicale: Bukowski era già Bukowski a vent’anni, per quanto rimasto a lungo sconosciuto: dissacrante e provocatore all’inizio come alla fine; dovevano solo maturare i tempi, e arrivare gli anni Settanta, perché il pubblico potesse capirne il genio. “Erano degli stronzi, erano i miei lettori”, sintetizza il vecchio Hank.
Dove comprarlo
So Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.
proprio questi giorni sto guardando
https://www.imdb.com/title/tt1019894/?ref_=nm_flmg_slf_5
Bukowski senza filtri, merita