"Quando abbiamo smesso di capire il mondo" di Benjamín Labatut (2020)
Un saggio che sembra un romanzo (e viceversa), un oggetto singolare e sorprendente come le scoperte scientifiche che racconta
Là fuori non esisteva un “mondo reale” che la scienza potesse studiare
C'è chi si indispettisce, come l'alchimista che all'inizio del Settecento, infierendo sulle sue cavie, crea per caso il primo colore sintetico, lo chiama “blu di Prussia” e si lascia subito alle spalle quell'incidente di percorso, rimettendosi alla ricerca dell'elisir. C'è chi si esalta, come un brillante chimico al servizio del Kaiser, Fritz Haber, quando a Ypres constata che i nemici non hanno difese contro il composto di cui ha riempito le bombole; o quando intuisce che dal cianuro di idrogeno estratto dal blu di Prussia si può ottenere un pesticida portentoso, lo Zyklon. E c'è invece chi si rende conto, come il giovane Heisenberg durante la sua tormentosa convalescenza a Helgoland, che probabilmente il traguardo è proprio questo: smettere di capire il mondo come lo si è capito fino a quel momento e avventurarsi verso una forma di comprensione assolutamente nuova (dalla quarta di copertina).
Perché leggerlo
Perché quando sembra un saggio in realtà è un romanzo, e quando sembra un romanzo in realtà è un saggio, e perché questa sua capacità di mimetizzare la propria identità formale ne fa un oggetto singolare e sorprendente, appassionante e magnetico. Perché parla di uomini straordinari che hanno dato un contributo rivoluzionario al sapere scientifico, chi intuendo l’esistenza dei buchi neri, chi rifondando la matematica, chi creando la più importante teoria scientifica di sempre, ovvero la meccanica quantistica. Perché per ognuno di questi uomini si racconta l’approccio totalizzante e ossessivo al lavoro di ricerca, come pure gli effetti psicologici delle loro scoperte: non solo eccitazione ed entusiasmo, ma anche angoscia e turbamento, talvolta pentimento. Perché per ognuno si mette in scena con maestria il dramma dovuto alla contraddizione di aver fatto scoperte grandiose e al tempo stesso incomprensibili persino a se stessi; di aver avuto intuizioni illuminanti degne di menti quasi aliene e al tempo stesso capaci di portare la scienza sull’orlo dell’impotenza e dell’abisso; di aver capito cose fondamentali che nessun altro aveva capito e al tempo stesso aver smesso, proprio per questo, di capire il mondo.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.
Prendo nota!
Dello stesso autore bellissimo anche "Maniac"