"Principianti" di Raymond Carver (2009)
Una raccolta di racconti tutt'altro che minimalisti
E alla fine sono riuscita a dirgli tutto, anche la cosa peggiore che mi era rimasta da dirgli e cioè che stavamo andando a grandi passi in nessun posto ed era ora di ammetterlo
La mattina dell'8 luglio 1980 Raymond Carver scrisse una lettera angosciata e confusa all'amico ed editor Gordon Lish, che gli aveva appena mandato il manoscritto rivisto di una nuova raccolta di racconti, "Principianti". Di alcuni di questi Lish aveva tagliato il settanta per cento, riducendo nel complesso il libro della metà e cambiando molti titoli e finali. La raccolta ora si chiamava "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore". Carver implorava Lish di sospendere la pubblicazione del volume e ripristinare i passi tagliati. Ma Lish andò avanti per la sua strada. Carver era certamente spaventato dalla prospettiva della pubblicazione, ma altrettanto dall'idea di perdere la stima e l'affetto dell'editor che l'aveva scoperto e aiutato fin dall'inizio della sua carriera. Così si convinse ad accettare l'editing, e la raccolta uscì nella forma che Lish le aveva dato, nell'aprile 1981. A quasi trent'anni di distanza, oggi si legge la versione originale di quei racconti per scoprire uno scrittore molto diverso da quello conosciuto (dalla quarta di copertina).
Perché leggerlo
Perché non hanno pressoché nulla di minimalista, questi racconti. Perché il minimalismo era ciò cui li aveva ridotti in fase di editing quel macellaio di Gordon Lish. Perché in questa versione integrale, invece, trasudano vita e senso, anche quando, e succede spesso, quasi sempre, le vite dei protagonisti il senso lo perdono. Perché lo stile è asciutto, certo; il linguaggio scarno e quotidiano, molto aderente al parlato; le atmosfere rarefatte e le vicende quasi sempre sospese (i finali non sono quasi mai la fine, nemmeno provvisoria, delle vicende narrate). Perché tutto questo non è minimalismo, ma vita, e il desiderio di girare pagina, leggendo questi racconti, diventa forte come quello di vivere.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.