"Oryx e Crake" di Margaret Atwood (2003)
Un romanzo da leggere subito, perché presto sarà tardi
Per abitudine guarda l’orologio: cassa in acciaio inossidabile, cinturino di alluminio brunito, ancora scintillante anche se non funziona più. Ora lo porta come il suo unico talismano. Un quadrante vuoto è ciò che gli mostra: ore zero. Gli provoca un sussulto di terrore, questa assenza di un’ora ufficiale. Da nessuna parte c’è qualcuno che sappia che ore sono
Snowman vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco. Non sa che ore sono, nessuno lo sa più, dopo la pandemia. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali. Fruga fra i resti e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna enigmatica e quieta, e al rancore per l'amico Crake, responsabile del disastro. Le loro esistenze si erano intrecciate nel più classico e tragico dei triangoli. Snowman cerca una spiegazione, per sé e per i «figli di Crake», unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell'ingegneria genetica. Sono tante le cose che vogliono capire, ignari come sono dell'insensatezza degli uomini (dalla quarta di copertina).
Perché leggerlo
Perché è un romanzo dal grande spunto narrativo. Perché notevole è l’abilità della Atwood nell’intrecciare le vicende creando ritmo e suspance. Perché è scritto con un linguaggio fresco, efficace. Perché molti sono i temi, attualissimi, su cui la distopia narrata induce a riflettere, dalla crisi ecologica all’eugenetica, allo scientismo. E perché dalla pubblicazione sono passati quasi vent’anni, invano, e presto sarà tardi.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.
Davvero invano. Non abbiamo imparato nulla di nulla.