"Nella foresta" di Jean Hegland (1996)
Un libro che insegna a vivere in un mondo, quello di domani, dove i libri potrebbero non esserci più
Per tutto questo tempo abbiamo vissuto nel passato, in attesa che il passato tornasse. Ma il passato se n’è andato. È morto. E comunque era sbagliato
In prossimità dell'anno 2000, da un punto periferico del mondo - un tratto della fitta foresta californiana del nord e la vicina cittadina di Redwood - si assiste a una lenta ma drammatica apocalisse del mondo civilizzato: un giorno dopo l'altro, una settimana dopo l'altra, cominciano a mancare, senza ragioni plausibili, la corrente elettrica, la linea telefonica, il carburante. Il progresso tecnologico si azzera, le comunicazioni si interrompono, le comunità si separano e le notizie dal mondo arrivano sempre più frammentarie e inverificabili. Affrontano questi inspiegabili e drammatici fatti due giovanissime sorelle, di sedici e diciassette anni (dalla quarta di copertina).
Perché leggerlo
Perché questo romanzo, scritto quando di surriscaldamento climatico già si parlava, ma molto timidamente, solo tra ambientalisti e addetti ai lavori, è ancora oggi la più straordinaria guida letteraria mai scritta al "mondo di dopo", dove il disastro ecologico si è già verificato. Perché la bellezza del testo si coglie soprattutto nella descrizione di come le due protagoniste - proprio quando tutto sembra perduto e proprio perché tutto sembra perduto - diventano lentamente un altro tipo di essere umano, più vicino alla foresta che alla città. Perché non si tratta di un nostalgico ritorno al passato (la foresta è percepita come ostile, non c'è compiacimento: "dalla foresta verranno gli uomini che ci uccideranno"), ma di un forzato approdo al futuro ("Un tempo io ero Nell, e la foresta era semplicemente alberi, fiori e rovi. Ora la foresta è acero, alloro, uva spina, ribes, rododendro, rabarbaro, cardo, e io sono semplicemente un essere umano"). Perché, scritto con linguaggio profondo, talvolta lirico, ma sempre scorrevole, è un romanzo che rapisce, spaventa e commuove. Perché è solo apparente il controsenso di affidare a un libro il compito di insegnarci a vivere in un mondo, quello di domani, dove i libri potrebbero non esserci più: in fondo anche loro, i libri, esistono solo da qualche migliaio di anni.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.