"Il condominio dei cuori infranti" di Samuel Benchetrit (2015)
Un film che riesce a fare ridere a dispetto dell'asfalto che ricopre le esistenze solitarie dei protagonisti
Su un immobile grigio delle banlieue parigine precipita John Mckenzie, un astronauta americano finito fuori rotta. Raccolto sul tetto da madame Hamida, una donna marocchina che lo ama come un figlio, Mckenzie attende che la NASA lo riconduca a casa. Qualche piano sotto Charly, adolescente che vive con una madre assente, soccorre la nuova vicina, Jeanne Meyer, attrice degli anni Ottanta caduta dal piedistallo e chiusa fuori dalla porta. Al primo piano crolla a terra Sternkowtiz dopo cento chilometri di cyclette e una disastrosa riunione condominiale.
Perché vederlo
Perché il titolo italiano è una trovata commerciale demenziale e non c’entra nulla, e il titolo da tenere in conto è quello originale, “Asphalte”. Perché è proprio l’asfalto a fare da collante tra le esistenze solitarie dei protagonisti. L’asfalto pieno di buche in mezzo al quale sorge il loro condominio scrostato, nel bel mezzo del nulla squallido della periferia parigina. Perché la loro solitudine alienata è quella degli ultimi e dei dimenticati, di chi è stato stritolato dal sistema, di chi ha perso, inesorabilmente e definitivamente. Perché in mezzo a tanto squallore, a tanta solitudine e a tanta sconfitta, il regista, geniale, riesce a farci ridere confezionando una commedia dallo stile sobrio, pacato. Una commedia silenziosa, letteralmente (è costruita per gran parte sui silenzi), tranne quando la risata - amara, sì, ma pur sempre liberatoria - non squassa l’animo dello spettatore. Come una catarsi.
Dove vederlo
Noleggiatelo sulle piattaforme streaming. Oppure acquistatelo su supporto fisico o prendetelo in prestito dalla vostra biblioteca, come abbiamo fatto noi.
mi unisco all'invito alla visione:)
https://markx7.blogspot.com/2016/03/il-condominio-dei-cuori-infranti.html