"Finitudine" di Telmo Pievani (2020)
Un romanzo-saggio che invita ad accettare la finitudine dell'uomo in rivolta
Gli immortali sono tutti uguali; i mortali sono tutti diversi l’uno dall’altro
Lo scrittore Albert Camus non è morto nell'incidente del 4 gennaio 1960. Un suo grande amico, il genetista Jacques Monod, va a trovarlo in ospedale. Stanno scrivendo un libro insieme. Leggono le bozze, ricordano le avventure durante la Resistenza a Parigi. Nel segno del disincanto, prende forma una visione del mondo. La scienza ha svelato la finitudine di tutte le cose: dell'Universo, della Terra, delle specie, di ognuno di noi. Come trovare un senso all'esistenza accettando la nostra finitezza?
Perché leggerlo
Perché contiene uno spunto narrativo formidabile, Camus che non muore nell’incidente stradale del 1960, ed è una non-morte che fornisce lo spunto per parlare proprio di morte, il grande tabù contemporaneo. Perché pone a confronto, un confronto serrato, sincero e appassionante, lo scienziato e il filosofo, levando di mezzo il grande steccato tra i due mondi, la scienza e la filosofia, che da tempo ne impedisce il dialogo, lasciando la scienza senza guida e la filosofia senza ricaduta. Perché in questo caso il dialogo, benché immaginario o forse proprio per questo, è di livello altissimo e mette al centro il grande rimosso, ossia la finitudine di tutti i viventi e di tutte le cose. Perché ci mostra quanto sia impossibile vincere contro la finitudine, impresa in cui l’uomo da sempre si dibatte con affanno, inutilmente. Perché ci mostra che proprio l’accettazione della finitudine può liberare l’uomo dalla schiavitù dell’antropocentrismo, dell’avvenire, dell’attesa, e dargli così lo slancio per rivoltarsi contro la propria condizione assurda e paradossale, e per indirizzare i propri sforzi verso la conoscenza e contro l’iniquità, con la certezza della sconfitta. Per vivere la vita come fosse un romanzo: “I romanzi sono interi mondi coerenti, con la loro logica, le loro intuizioni e i loro postulati. Non spiegano niente. Non hanno un senso. Talvolta raccontano storie di esilio, di sacrificio, di rivolta e di solidarietà, dello splendore senza speranza delle vite umane”.
Dove comprarlo
Su Bookdealer, la piattaforma delle librerie indipendenti. O in una qualsiasi piccola libreria delle nostre città.
Mi piace Camus, spero mi piacerà anche questo! Grazie!
Adoro Pievani!