"Congo, una storia sbagliata" di Paolo Colombo (2022)
Un podcast che, parlando di Congo, parla di noi occidentali, delle nostre responsabilità e delle nostre ipocrisie
Un miliardo e mezzo sono gli smartphone venduti nel mondo ogni anno. I minerali necessari per produrli provengono soprattutto dal Congo e generano un giro di affari enorme, praticamente incalcolabile. Quindi il Congo dovrebbe essere un paese ricchissimo: invece è vero il contrario. La cosa viene per lo più spiegata con i conflitti etnici congolesi: ma gli specialisti avanzano moltissimi dubbi. Gli interessi in gioco, in realtà, sono internazionali, africani e non solo. Insomma, molte cose non quadrano, in questa storia. Appunto, una storia sbagliata.
Perché ascoltarlo
Perché parla di Congo, di Africa, e quindi di noi consumatori occidentali, di noi consumatori italiani che deteniamo in media due SIM a testa, e quindi due smartphone a testa, che buttiamo via ogni due anni, massimo tre. E quindi cobalto, quello che serve per le batterie, quello che in Congo è presente in quantità enormi, quello che in Congo estraggono gli schiavi, i bambini, i bambini schiavi. Perché parte da qui e poi va indietro, con approccio storicizzante, per ricordare che la storia è lunga, che è iniziata secoli fa con il colonialismo, quando in Africa si andava per fare incetta di schiavi ed era tutto legale, tutto accettato, tutto morale. E poi va avanti, raccontando di quell’indipendenza che non è mai stata tale, di quell’ingerenza occidentale che è proseguita sotto altre forme, più subdole, e ha impedito al Congo di diventare una democrazia socialista sotto la guida di Patrice Lumumba, assassinato con la connivenza di americani ed europei, che alle ricchezze del Congo non hanno mai voluto rinunciare, continuando a ricoprire d’oro i dittatori successivi e costringendo la stragrande maggioranza della popolazione a vivere nello sfruttamento e nella miseria, ipocritamente giustificate con la conflittualità etnica. Perché racconta una storia sbagliata, e lo fa insieme a Rosa Parks, Che Guevara, Muhammad Ali e Fabrizio De André, e già questo basterebbe per indurre all’ascolto.
Dove ascoltarlo
Sulle principali piattaforme.
Grazie per la segnalazione!
Messo in lista!