"Advantageous" di Jennifer Phang (2015)
Un film distopico al femminile, dove l'uomo vuole farsi dio, ma ancora piange al chiuso delle proprie stanze
Protetta nell’interno di una grande e splendente città metropolitana in cui la rigida suddivisione in caste si pone come la base delle relazioni fra gli individui, Gwen porta avanti il suo lavoro di anchor-woman per una nota compagnia farmaceutica, fino a quando, non ancora trentacinquenne, malgrado le sue eccellenti doti comunicative e la vasta competenza, viene considerata ormai troppo vecchia per continuare a ricoprire il ruolo di testimonial. Rimasta senza lavoro da un giorno all’altro, nel mezzo di una società iper-maschilista nella quale si preferisce incoraggiare le donne a rimanere a casa per lasciare agli uomini le migliori occupazioni rimaste, Gwen decide di assecondare le strane richieste dei suoi ex datori di lavoro e di sottoporsi a un’innovativa procedura neuroscientifica che prevede l’inoculazione della mente del paziente nel corpo giovane di un altro individuo.
Perché vederlo
Perché è un film distopico al femminile, che non grida, quasi raccolto, intimista. Perché gli effetti speciali quasi non contano. Perché ci sono il lavoro sfruttato e la diseguaglianza sociale, duramente condannati. Perché ci sono l’ossessione per l’immagine e per la giovinezza, il culto delle quali prevale sopra ogni sostanza, e ogni dignità. Perché c’è la tecnologia che schiaccia l’umano, o l’uomo che vuole farsi dio. Perché, nonostante ci sia tutto questo, il film non sbanda mai e rimane centrato soprattutto su un rapporto madre-figlia commovente e assolutamente credibile. Perché nel futuro, nonostante tutte le promesse di vita eterna, o forse proprio per quelle, ancora si piange. Al chiuso delle proprie stanze.
Dove vederlo
Noleggiatelo sulle piattaforme streaming. Oppure acquistatelo su supporto fisico o prendetelo in prestito dalla vostra biblioteca, come abbiamo fatto noi.